Nel mondo dello sviluppo e della gestione delle applicazioni moderne, tre nomi compaiono spesso: Kubernetes, Docker e OpenShift.
Sono strumenti strettamente collegati, ma con funzioni e obiettivi diversi.
Per capire quale scegliere e come integrarli, è importante conoscerne le differenze e i casi d’uso più comuni.
Negli ultimi anni, le aziende hanno adottato sempre di più architetture a microservizi e container per sviluppare applicazioni scalabili, portabili e veloci da distribuire.
Tuttavia, gestire i container manualmente può diventare complesso, soprattutto quando si parla di ambiente di produzione.
Ed è qui che entrano in gioco Docker, Kubernetes e OpenShift:
Docker è una piattaforma open source che consente di creare, impacchettare ed eseguire applicazioni all’interno di container.
Un container è come una “scatola” che contiene tutto ciò che serve per eseguire un’app: codice, librerie, configurazioni, dipendenze.
In sintesi: Docker è la base su cui poggiano molte delle tecnologie moderne di orchestrazione e cloud-native.
Kubernetes (o K8s) è una piattaforma open source sviluppata da Google per automatizzare la gestione di container in ambienti distribuiti.
Non crea i container, ma li orchestra: decide dove, quando e come eseguirli, gestendo il loro ciclo di vita.
In sintesi: Kubernetes non sostituisce Docker, ma lo completa gestendo container su larga scala.
OpenShift è una piattaforma di orchestrazione di container sviluppata da Red Hat, basata su Kubernetes, ma con funzionalità aggiuntive per lo sviluppo e il deployment delle applicazioni.
In sintesi: OpenShift è Kubernetes con un “vestito enterprise”: fornisce strumenti aggiuntivi e maggiore sicurezza, ideale per grandi aziende.
Per chiarire meglio, vediamo una tabella comparativa:
Caratteristica | Docker | Kubernetes | OpenShift |
---|---|---|---|
Funzione principale | Creare e gestire container | Orchestrare container | Piattaforma completa basata su Kubernetes |
Ambito | Sviluppo e packaging | Gestione di cluster | Sviluppo, orchestrazione e CI/CD |
Portabilità | Alta | Altissima | Alta |
Scalabilità | Limitata | Nativa e avanzata | Nativa e semplificata |
Sicurezza | Base | Configurabile | Avanzata |
Interfaccia grafica | Limitata | Assente (di base) | Completa |
Registro immagini | Docker Hub | Nessuno integrato | Incluso |
Target ideale | Sviluppatori | Team DevOps e SysAdmin | Grandi aziende enterprise |
Contrariamente a quanto si pensa, Docker, Kubernetes e OpenShift non sono in concorrenza diretta, ma possono cooperare:
Un esempio pratico:
La scelta dipende molto dal contesto:
Molte aziende, in realtà, utilizzano tutti e tre gli strumenti insieme, sfruttando le loro sinergie.
Docker, Kubernetes e OpenShift sono tre tecnologie fondamentali per le applicazioni moderne, ma hanno scopi diversi:
Capire le differenze tra questi strumenti è essenziale per scegliere la soluzione più adatta alle esigenze della propria azienda e per sfruttarne al meglio le potenzialità in combinazione.